Le pagine della vita.

Vorrei che il ricordo si sviluppasse in pagine di un libro.

Un libro reale.

Un libro che e’ la memoria della persona e che viene custodito gelosamente da essa.

Vorrei che i miei ricordi fossero pagine.

Semplici pagine di carta che possano essere strappate.

Vorrei prendere le mie pagine di ricordi e strappare quelle che fanno male.

©CinnamonInTheAir

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INTENSO COME UN RICORDO

pane

Lei e’ Jodie Picoult. Posso dire ormai con certezza che si e’ conquistata la mia top 3 delle autrici contemporanee. Questo libro ha tutto il tatto e la gravita’ che caratterizza i libri di questa autrice. E’ stata capace di ripercorrere in maniera completamente inaspettata una tragedia importante come l’olocausto in una chiave romanzata ma sicuramente non banale.

La storia e’ alternata da diversi narratori. In primis c’e’ Sage. E’ una ragazza che per evitare di guardare la vita in faccia e soprattuto per evitare che chiunque la guardi in faccia, decide di fare la panettiera in modo da non dover aver alcun tipo di rapporto con altre persone. Il suo volto sfregiato racchiude il mistero e il senso della sua vita. L’eccezione a questa vita introversa e’ Joseph.

L’altra figura narrante e’ proprio l’anziano Joseph che racconta la sua “prima” vita, ovvero quella da nazista, e che spiega come sia poi diventato un’altra persona. Quasi come se si potesse riscrivere il passato convincendosi che quello non sia mai accaduto.

A unire e dare tono alla storia c’e’ la nonna di Sage, sopravvissuta ai campi di concentramento, e che aiuta a riannodare il filo dei ricordi del passato che agitano il presente.

Il racconto e’ potente, spesso drammatico ma raccontato in modo magistrale. Qualsiasi tipo di recensione e’ riduttiva, perche’ una storia cosi’ intensa, reale e travolgente non puo’ essere raccontata in poche parole, quindi…. DA LEGGERE DA LEGGERE DA LEGGERE!!!!!

jodi picoult