Into your eyes

E io le vedo queste domande. Sono tutte scritte sul viso crucciato. Capisco il conflitto interiore dagli occhi stanchi. Lo sguardo di chi ha combattuto tutta la notte contro se stesso e le sue paure. Piccole fessure che mostrano un travagliato mondo interiore, fatto di mostri e di persone mostruose da combattere.

Lui non sa quanto in realta’ potrebbe essere forte.

Non sa che anche se le cose saranno dolorose, il tempo poi guarisce le ferite e lascia solo delle lievi cicatrici da coprire.

©CinnamonInTheAir

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Vagamondo – Carlo Taglia

screen-shot-2017-01-21-at-13-11-32Prima di partire per un lungo viaggio, ho concluso un libro che parla di viaggi. Anzi, di una vita passata in viaggio: VAGAMONDO.

ATTENZIONE: altamente controindicato per chi si sente intrappolato, per chi vorrebbe qualcosa di piu’ dalla vita. Moderatamente sconsigliato per chi passa piu’ tempo a cercare aerei piuttosto che dormire la notte.

EFFETTI COLLATERALI:
– Partenza compulsiva prima delle 40 pagine.
– Progettazione isterica delle prossime mete da visitare.
– Depressione post ultima pagina.
– Dipendenza da travelblogger.

Carlo si racconta in maniera trasparente e senza mezzi termini. Riesce a descrivere le brutture della sua vita precedente con la semplicita’ di chi ormai le vede solo piu’ da fuori. Scelte fatte in tempi lontani che seppur criticabili hanno reso possibile quello che e’ il viaggio della sua vita. La sensazione che solo toccando il fondo uno possa poi vedere la vita con occhi diversi. Liberarsi da tutto quei “ma”, “vorrei”, “pero’ ” che ogni giorno bloccano il nostro Io piu’ intimo.

Il libro e’ niente di piu’ e niente di meno che un diario di viaggio, dove l’autore racconta le sue mete passo dopo passo. Una sorta di viaggio di crescita: si parte dalla frustrazione iniziale e si arriva alla completa liberazione. Dall’alcool e le droghe allo yoga e al diventare vegetariani. Carlo racconta poi le culture incontrate e le difficolta’ superate. Un viaggio in solitaria che ti trascina, pagina dopo pagina, a camminare insieme a lui in giro per il mondo. La voglia di vedere dal vivo i posti descritti diventa a tratti una necessita’.

Quello che ho veramente apprezzato e ammirato e’ il duplice percorso che ha affrontato: quello interiore e quello intorno al mondo. Dopo 24 nazioni, 95450km e 528 giorni e’ riuscito a trovare se stesso e la sua pace interiore.

©CinnamonInTheAir

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Le pagine della vita.

Vorrei che il ricordo si sviluppasse in pagine di un libro.

Un libro reale.

Un libro che e’ la memoria della persona e che viene custodito gelosamente da essa.

Vorrei che i miei ricordi fossero pagine.

Semplici pagine di carta che possano essere strappate.

Vorrei prendere le mie pagine di ricordi e strappare quelle che fanno male.

©CinnamonInTheAir

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Adrenalina e Sopravvivenza

monti.jpgChe poi basta spostarsi leggermente per poter vedere le cose da una nuova prospettiva. Anche oggi imparo qualcosa di nuovo. Le forze finiscono solo se tu decidi di non averne piu’. Diversamente si va avanti sempre. Inesorabilmente.

Un po’ come quando sei su una parete scivolosa, il nulla sotto di te. E vai avanti. Perche’ e’ sopravvivenza. Adrenalina e sopravvivenza.

Cinnamon In The Air

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Spread the word

Che cos’e’ che ha un senso? Che cosa non ne ha?

Credo che il senso sia l’armonia. Che senso ha quindi l’accanimento nei confronti di una persona?

Questa mattina mi sono svegliata e come tutte le mattine, prima di lasciare le coperte calde, ho guardato facebook e quello che la timeline aveva da offrire. Mi attira la foto della mia hostmother che mi ha ospitato un paio di anni fa in california a casa sua. La foto era perfetta: lei stupenda con i capelli lunghissimi e neri, il piccolino in braccio e sullo sfondo il cielo che si fonde con l’oceano californiano. Poi la didascalia sotto. Raccolta fondi per questa coraggiosa mamma. Scopro cosi’ che le e’ stato diagnosticato un cancro al terzo livello al seno. Lei, che ha dovuto patire le pene dell’inferno negli ultimi 4 anni. Una persona energica, sempre e comunque grata per cio’ che la vita le ha donato. Ha perso il marito per un tumore al cervello poco prima di partorire. Si e’ trovata da sola, con un neonato. E nonostante tutto e’ riuscita a ritrovare il sorriso. E’ riuscita a insegnare al piccolo a sorridere sempre e comunque. E’ riuscita a rendersi utile alla comunita’ locale, sempre positiva e propositiva. Nel momento stesso in cui e’ riuscita a trovare il suo equilibrio, la bomba che sconvolge di nuovo la sua vita. Un tumore. Di nuovo. Questa volta pero’ deve pensare al suo bambino. Deve pensare alle cure. Deve pensare a quanto costa farsi curare in america, sopravvivere senza un lavoro. Sorridere quando la chemio ti butta giu, perche’ il piccolino non puo’ capire che mamma sta male. Perche’ il piccolo non puo’ pensare che sua mamma non ha piu’ occhi solo per lui. Perche’ ha gia’ perso il papa’, non puo’ rimanere da solo a 4 anni.

E quindi qual’e’ il senso?

Per chi volesse contribuire ad aiutare questa forte donna a raccogliere 10000$ puo’ farlo al link:

https://www.gofundme.com/angies-fight-medical-expenses

 

Emotivita’ portami via

Mi e’ stato detto che sono troppo emotiva. E io l’avevo anche accettato quale difetto reale portato da tutti i libri letti. Dalle aspettative che quelle pagine mi avevano creato rispetto alla realta’ bassa e becera nella quale viviamo. Eppure, ho letto anche Oliver Twist e in quanto a realta’ sporca e disillusa dovrei aver imparato qualcosa.

Ero emotiva perche’ la sera a letto mi mancava poterlo stringere di fianco.

Ero emotiva perche’ non riuscivo a convivere con il fatto che per 12 ore magari non si facesse sentire.

Ero emotiva quando mi preoccupavo che arrivasse a casa integro alle ore piu’ tarde della notte.

Ero emotiva quando non mi davo pace di dover vivere una vita a meta’ con lui.

Ero emotiva quando non capivo che per le poche volte che ho avuto bisogno lui non ha nemmeno risposto al telefono.

Sono stata emotiva, lo sono tutt’ora. Ma credo che questo difetto che lui chiamava emotivita’, sia piu’ giusto chiamarlo “essere innamorati”. Ci tenevo che stesse bene, che potesse raggiungere gli obiettivi della vita. Ci tenevo a non imporgli troppe limitazioni. Ci tenevo talmente tanto da annullare la parte razionale di me stessa che continuava a lanciarmi degli avvertimenti.

Cinnamon In The Air

Vai alla vetta

Scegli il lato migliore della vita. Scegli di andare avanti. Scegli di non accontentarti. Scegli qualcosa che faccia bene a te. Ci sono momenti nella vita dove dopo troppo tempo si ritrova quel sano egoismo. L’egoismo che ti salva dal burrone. L’egoismo che smuove di nuovo la vita rendendola imprevedibile. L’egoismo che ti vuole bene. Di che cosa hai vissuto fino ad oggi? Di che cosa ti sei nutrito se non di un susseguirsi di giorni sempre uguali?

Quando non hai piu’ nulla da dire o nulla da scrivere, ecco, quello e’ un problema.

Ho scelto di cambiare. Ho scelto che e’ meglio un dolore grosso oggi, che un dolore costante per sempre. Ho scelto di soffrire oggi, ho scelto di mettere in gioco tutto. Ho fatto una scelta. E nel grigiore della vita monotona, a prescindere da quello che accadra’, ho deciso di credere in me. Ho deciso che voglio aspettarmi grandi cose, non giustificare le false aspettative. Ho deciso che anche se ci saranno dei momenti di sconforto e negativita’, cerchero’ di pensare alla punta di una montagna. Al difficile percorso che bisogna fare per poterla raggiungere e a quello stato di soddisfazione e bellezza che ti inebria corpo e mente.

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Cinnamonintheair

E sopravvivenza sia

Ogni tanto ci si perde. Ma poi arriva la sera che torni a casa e ti ritrovi. Davanti ad uno specchio. Davanti all’immagine di te stesso. Ti guardi negli occhi. Struccati, sbavati, spenti e disillusi. Non erano così l’ultima volta. Non eri così. Da quel momento tutto cambia, si chiama sopravvivenza. E sopravvivenza sia.

®cinnamonintheair

Salta la prassi, o la prassi ti assalta

Sempre piu’ proiettati a quello che bisogna fare da non rendersi piu’ conto di quello che si vuole veramente fare. Le giornate come un film, la telenovela, il talk show. Quando hai ancora il tempo per fare quello che veramente vuoi? Perche’ pensare di alzarsi la mattina per prendere un croissant caldo e fare colazione insieme deve essere un sogno irraggiungibile? Perche’ bisogna scegliere tra vita privata e vita lavorativa? E’ cosi’ assurdo chiedere di avere una vita lavorativa che contempli il poter svegliarsi la mattina di fianco alla persona piu’ importante della tua vita? Cosa c’e’ dopo questo?